L’XO Tablet è rimasto in classe per un mese e ha accompagnato tutta la didattica: con le maestre hanno
provato le diverse applicazioni dedicate alla matematica, alla musica, alla ginnastica, all’italiano, al disegno,
alla fotografia e poi hanno anche avuto modo di “giocare” da soli con applicazioni che in realtà li portavano
ad utilizzare la logica e ad acquisire competenze nuove.
Come nel gioco del ponte che ha aiutato i bambini
a imparare con il “learning by doing” i principi base dell’ingegneria.
A casa i bambini hanno potuto usare il tablet per un week end insieme ai genitori. Il giudizio unanime è
stato positivo, anche nelle famiglie in cui c’era già un tablet che il bambino poteva usare.
L’XO Tablet è piaciuto ai genitori perché “pensato per i bambini”, più alla loro portata, con grafica ed
estetica più adatte, con grande ricchezza di attività ludiche-educative ma anche semplice e funzionale.
Quando abbiamo consegnato i tablet ai bambini l’aspetto estetico li ha subito conquistati perché hanno
capito che era fatto proprio per loro. Molti avevano già accesso a casa ad altri dispositivi digitali, sia pc
che tablet, ma hanno trovato l’XO più simpatico e colorato. Hanno quindi provato senza aiuti a utilizzarlo
e ci hanno stupito per l’incredibile dimestichezza con la quale aprivano le applicazioni e cominciavano a
interagire, una conferma del fatto che sono tutti nativi digitali, a prescindere dalla zona dove abitano e
anche dal paese di origine (c’erano molti extracomunitari) ma anche una dimostrazione che l’XO Tablet è
intuitivo e facile da usare.
La sezione “Cosa farò da grande” li ha particolarmente intrigati, tanto che hanno poi deciso insieme
all’insegnante di dedicarle un progetto di approfondimento che ha dato vita all’originale cartellone Caro Xo,
amico da comò, sul quale ognuno di loro a disegnato il proprio profilo e indicato cosa in questo momento
pensa che vorrebbe far da grande a seconda di quello che è in questo momento uno dei suoi sogni.
I genitori sono praticamente concordi nel dire che potrebbe essere utilizzato a scuola, come complemento
dell’attività della maestra. Sono tanti i motivi per cui i genitori sono favorevoli a un’introduzione in classe.
Innanzitutto il fatto che sia un ausilio all’insegnante per approfondire argomenti trattati in classe, ad
integrazione di quanto svolto nei programmi didattici, attraverso ricerche in rete. Per questo motivo la
richiesta è di potenziare le attività didattiche confacenti il programma scolastico, ad esempio aggiungendo
esercitazioni con le tabelline.
Inoltre alcuni genitori pensano che potrebbe alleggerire il peso (a volte davvero notevole) dello zaino dei
loro figli, per questo chiedono l’inserimento di e book in italiano adatti alla didattica.
In generale trovano che Xo Tablet, se usato come supporto abituale di studio, avvicini i bambini alla
tecnologia e li renda più autonomi.
I genitori ritengono che l’uso di un tablet a scuola stimoli la curiosità e l’apprendimento in modo educativo,
sviluppi il ragionamento e “insegni a usare la testa in momenti difficili”, e crei collaborazione tra studenti.
Pensano che sia un modo di integrare la tecnologia nella vita scolastica e sociale dei bambini, a patto
ovviamente che ci sia il supporto costante dell’insegnante ed enfatizzando l’aspetto didattico a discapito di
quello ludico che“i nostri bambini conoscono fin troppo bene!”.
La paura che il rapporto con il digitale potesse distruggere il rapporto tra allievo e insegnante e sostituirsi
ad esso sembra, alla luce di questo test, ingiustificata. Il tablet è sempre stato visto con un mezzo per
imparare e approfondire, e mai come un fine in se stesso.
I risultati di questo test su un campione di convenienza ha dato delle indicazioni utili per il miglioramento
del prodotto, che potrebbe diventare uno strumento di supporto alla didattica sia a casa che a scuola, oltre
che un classico tablet con il quale il bambino si diverte, vede video, ascolta musica, disegna e scatta foto.
Nessuno vuole affermare che l’XO Tablet sia una panacea che risolve i problemi di apprendimento dei
bambini e ne sviluppa capacità fino ad ora frustrate.
È però indubbio che possa costituire un valido
supporto all’insegnamento di un bravo docente che sia in grado si incentivare l’apprendimento su sistema
a rete, più in linea con lo sviluppo della società attuale, rispetto al tradizionale apprendimento lineare.
È anche emerso da parte di tutti gli insegnanti il fatto che può aiutare i bambini con qualche difficoltà di
apprendimento a seguire l’andamento della classe.